E’ di questo mese un articolo molto interessante: uno studio effettuato sulle mandorle e pubblicato sull’importante rivista scientifica European Journal of Clinical Nutrition.
I ricercatori Tan e Mattes hanno introdotto nell’alimentazione quotidiana di soggetti ad alto rischio di sviluppare diabete di tipo 2, circa 40 g di mandorle. L’esperimento è durato 4 settimane e le mandorle sono state somministrate in diversi momenti della giornata:
- a colazione
- durante il pranzo
- come spuntino alla mattina
- come merenda del pomeriggio
Al termine delle 4 settimane gli autori hanno osservato un generale miglioramento della glicemia post-prandiale e un aumento significativo dei livelli di assunzione di acidi grassi essenziali e di vitamina E in coloro che assumevano le mandorle, indipendentemente dal momento del consumo, rispetto al gruppo di controllo costituito da soggetti a rischio che però seguivano la loro abituale dieta.
L’analisi dei parametri biochimici e antropometrici, inoltre, ha evidenziato:
- assenza di effetti negativi sul peso
- riduzione del senso di fame e dell’appetito nelle ore successive al consumo di mandorle
La riduzione della fame ha compensato le calorie effettivamente assunte con le mandorle stesse.
Da notare che questi effetti sono apparsi molto più marcati quando le mandorle erano consumate come snack pomeridiano.
Cosa mangiate oggi a merenda?