Ho letto la recensione che il Dr. Domenico Filardo ha fatto del libro appena pubblicato di Brian Wansink, Mangiare inconsapevole (Editrice Pisani).
Il Dr. Wansink, psicologo dell’alimentazione, ci svela i tranelli in cui cadiamo quando siamo di fronte al cibo e suggerisce come difenderci. “La dieta migliore è quella che non si sa di fare”. Dover rinunciare a qualcosa che ci piace è uno sforzo che, nel logorio della vita moderna, non siamo disposti a sopportare per troppo tempo.
Per poter funzionare una dieta deve essere inconsapevole: “Lente e graduali riduzioni ci permettono di mangiare di meno, senza accorgercene. Non possiamo mettere al bando tutto il cibo che ci piace, ma possiamo ripianificare il nostro ambiente alimentare personale per poter deliziarci di quello che mangiamo senza sentirci in colpa, senza viverlo come una tentazione”.
Lo scopo è quindi quello di passare dal mangiare inconsapevolmente troppo a mangiare inconsapevolmente meglio che, a seconda dei casi, può voler dire:
- mangiare meno
- mangiare senza sensi di colpa
- mangiare con più piacere
- mangiare più sano
Bastano piccoli accorgimenti in cucina, in casa e al supermercato.
Basta volerlo ed essere pronti a intervenire sulla propria vita.
Basta essere consapevoli che se mangiare male fa ammalare, mangiare bene no.