Le giuggiole sono una squisitezza tipica dell’inizio della stagione autunnale. Crescono su un piccolo albero spinoso, che può diventare alto anche 12 metri.
Vengono anche chiamate datteri cinesi, sottintendendo la loro possibile origine asiatica, anche se per alcuni derivano dall’Africa settentrionale.
Le giuggiole si presentano come bacche della dimensione delle olive, dal colore marrone chiaro che, con la maturazione, tende al rosso. La buccia è sottile ma resistente e la polpa è estremamente dolce e gradevole.
L’utilizzo più antico riconosciuto è quello ai tempi degli Egizi: preparavano un goloso decotto di giuggiole, datteri, fichi secchi e uva sultanina (i 4 frutti pettorali) e lo utilizzavano come rimedio contro il raffreddore.
Le giuggiole vengono utilizzate anche a scopo fitoterapico: contengono una grandissima quantità di vitamina C (10 giuggiole equivalgono a 2 arance!!). Le proprietà terapeutiche principali sono:
- proteggono del fegato
- abbassano il colesterolo
- antipiretiche
- antinfiammatorie
- espettoranti
- emollienti
- blandi lassativi
Purtroppo hanno più calorie rispetto ad altra frutta fresca (120 Kcal per 100 g), ma il loro consumo fa senz’altro bene.
Ottime per accompagnare un tè e 2 chiacchiere in un pomeriggio tra amici, ideali per fare confetture o il famoso brodo.