Ho da poco iniziato a leggere l’ultimo libro di Marco Bianchi: “Le ricette della dieta del digiuno”.
Per chi ancora non lo conosce, Marco è un cuoco per vocazione, diplomato in Tecnico di Ricerca Biochimica. E’ molto attivo nel divulgare la salute e la corretta alimentazione. E’ anche consulente scientifico per AIRC, Fondazione IEO e Fondazione Umberto Veronesi.
Proprio Umberto Veronesi ha pubblicato nei primi mesi di quest’anno un libro sul digiuno, sull’importanza di ridurre la quantità di cibo che quotidianamente assumiamo. E’ un libro che ha fatto colpo perché argomenta e motiva su più fronti questa scelta non semplice:
- per ridurre le malattie derivate dall’intossicazione del nostro organismo
- per aumentare la lucidità mentale
- per disporre di maggiore energia durante la giornata
- per aumentare l’aspettativa di vita con la restrizione calorica
- per avere più tempo da dedicare al nostro talento, alle cose che ci piacciono di più, perché anche la mente vuole la sua parte!
- per rispetto nei confronti dei Paesi che non hanno a disposizione tutta la nostra abbondanza e dove, tutt’oggi, si muore di fame
Per Veronesi digiunare uno o due giorni alla settimana in modo intelligente, dominando in modo positivo la nostra mente, è un toccasana irrinunciabile.
Il Professore non ha mai fatto mistero delle sue abitudini alimentari: vegetariano, si vocifera che mangi solo una volta al giorno, e dichiara di digiunare in modo regolare durante la settimana.
Non è cosa semplice, però, trascorrere un intera giornata senza toccare cibo. E a dire la verità va anche controcorrente rispetto a quello che da anni viene detto: fare 5 pasti al giorno sani e leggeri in modo che la glicemia non abbia sbalzi.
E allora come collocare questa nuova tendenza?
Non è facile. Forse, senza arrivare ai livelli del Professore, il libro di Marco Bianchi sembra essere più propenso a raggiungere un compromesso. Prima di arrivare (per chi vuole farlo) a un vero e proprio digiuno intelligente, si può iniziare, innanzitutto, a mangiare cose sane in modo sistematico, conoscendo i benefici che ricaviamo da alcuni alimenti fondamentali; dopodiché si può pensare di organizzare una giornata a nostra scelta in questo modo:
- una sana, abbondante e nutriente colazione
- pranzare con un frullato di verdura e frutta per fare il pieno di energia, vitamine, antiossidanti e, soprattutto, fibre
- preparare una cena leggera
Così non sarà un vero e proprio digiuno, ma un pieno di nutrienti benefici.
Dalla mia vi posso dire che oggi ho pranzato con un frullato di mela, arancia, limone, sedano e ravanelli. Ne sentivo il bisogno dopo questo periodo così impegnativo dal punto di vista alimentare. Vi riporto le sensazioni:
- non avverto ancora fame
- mi sento più pulita (passatemi il termine)
- vedo la mia pelle più luminosa e idratata
- sono contenta di essere riuscita a fare una cosa che sto cercando di studiare e capire
Sicuramente alcune di queste sensazioni saranno dettate più dalla psiche che da un effettivo immediato effetto, ma tutti sappiamo l’importanza che riveste il cervello in tutte le nostre attività: mette in moto il grande volano che porta a una cascata di effetti positivi sul nostro organismo.
In conclusione è un’esperienza che ripeterò, perché:
- mi permette di dare la giusta attenzione ad alimenti fondamentali per la nostra salute
- mi consente di prendere una pausa dal continuo ingurgitare per dar modo al mio corpo di immagazzinare benefici e scartare tossine